Somnii explanatio

Siamo nel 1909, Thode è uno studioso affermato. Il suo Francesco d’Assisi, del 1885, lo ha fatto conoscere e apprezzare dalla comunità scientifica. Dal 1902 ha iniziato a pubblicare i volumi monografici su Michelangelo. Risiede ormai stabilmente a villa Cargnacco, a Gardone, sul lago di Garda, che frequenta con la moglie dal 1892. Sulla sponda opposta c’è un promontorio chiamato San Vigilio dove, nel XVI secolo, un avvocato umanistica di nome Agostino Brenzone fece costruire a Michele Sanmicheli una villa e ideò un giardino umanistico. Lo studioso tedesco, che sente molte affinità con il progetto dell’avvocato rinascimentale, dedica l’ultima delle sue Kunstnovellen –Somnii explanatio. Traumbilder vom Gardasee in S. Vigilio-, a questa straordinaria storia paesaggistica, figurativa e letteraria.

Per ricostruirla Thode si avvale delle Dodici giornate di Silvan Cattaneo, un testo  pubblicato nel XVIII secolo ma scritto nel Cinquecento, all’epoca dell’avvocato-umanista Brenzone: un’eletta brigata cinquecentesca decide, durante la sospensione agostana delle lezioni universitarie e degli impegni professionali, di intraprendere una gita in barca lungo le coste del lago di Garda. Il viaggio è organizzato da un nobile bresciano, il conte Fortunato Martinengo, e fra le varie tappe gli studenti soggiorneranno anche nella villa di Agostino Brenzone. La storia dell’escursione ideata da Martinengo  (ricca di interessanti digressioni, come quando i partecipanti giungono a Sirmione alle “grotte di Catullo” e viene evocato un disegno di Bramante) è scritta da uno dei partecipanti, Silvan Cattaneo, che, in una sorte di “diario di bordo”, racconta le dodici giornate di villeggiatura di quei giovin signori. In appendice alla relazione del viaggio sono pubblicati vari materiali integrativi, fra i quali una lettera di Agostino Brenzone dove descrive nel dettaglio il giardino umanistico della sua villa. Oggi questo documento è noto, soprattutto fra gli studiosi di storia dei giardini, ma è stato Thode il primo a portare la lettera all’attenzione degli appassionati d’arte e dell’italienische Reise, comprendendone l’importanza.

Se il viaggiatore che giunge dal lago potrebbe percepire, alla vista del promontorio avvolto nella nebbia, una certa sensazione di maestosa mestizia, quella che ha spinto uno storico locale a domandarsi se non fosse stata proprio Punta San Vigilio a ispirare ad Arnold Böcklin L’isola dei morti, basta approdare nel porticciolo, attraversare il fondale architettonico che lo delimita e risalire la strada ciottolata che porta alla villa, accompagnati dalle iscrizioni in latino che coronano gli ingressi agli antichi giardini, per comprendere di aver varcato la soglia dell’umanesimo. Il visitatore poteva godere del promontorio, della villa e del giardino in modi diversi. Le conversazioni peripatetiche avvenivano passeggiando liberamente tra statue e iscrizioni marmoree antiche e antico-moderne e meditando sui finti sepolcri di Virgilio, Esculapio, Catullo, nel giardino a fianco della villa. Per un’esperienza più avvolgente e iniziatica, il visitatore doveva invece accedere ai tre giardini chiusi dedicati rispettivamente a Venere, ad Adamo e ad Apollo (il rilievo dedicato ad Apollo e Pitone è illustrato in questa pagina in cartolina d’epoca conservata alla Biblioteca Civica di Verona), collocati sui due lati della strada ciottolata tra il porticciolo e la villa e concepiti come stanze di meditazione a cielo aperto. Questi tre giardini sono quelli che l’avvocato descrive nella lettera citata, mentre forse a una fase più tarda risale una rotonda con i busti di dodici Cesari entro nicchie, tutt’ora presente sulla sommità del promontorio.

Dal Cinquecento a oggi la struttura del giardino creato da Brenzone, ovvero dell’insieme di spazi che lo compongono, è cambiata, complici sia vicissitudini traumatiche ‒ come le incursioni delle soldatesche spagnole e francesi nel XVIII secolo ‒ che le riorganizzazioni e gli spostamenti, anche negli allestimenti scultorei ed epigrafici, voluti dai proprietari. Possiamo comunque tentare una ricostruzione dell’assetto originale della disposizione del giardino grazie alla lettera inviata da Agostino Brenzone a Silvan Cattaneo e ad altre descrizioni antiche.

 

Qui puoi scaricare l’edizione originale in tedesco di Somnii Explanatio di Henry Thode e un mio breve articolo sulla storia di un viaggio fantastico nella terra di Fortunopoli: è un testo che fa parte del volume dove sono pubblicate anche le Dodici giornate di Silvan Cattaneo. La traduzione in italiano di Somnii Explantio e la lettera in cui Brenzone descrive i propri giardini umanistici sono pubblicate nel mio libro.

Thode, Somnii explanatio (7.4 MiB, 450 downloads)
Il viaggio fantastico a Fortunopoli (66.4 KiB, 945 downloads)